Vicenza e la neve

“Ogni mostra di Pietro Tracca è un appuntamento con l’arte, non solo un incontro con il pubblico” ha scritto Giuliano Menato nella presentazione della mostra “Paesaggio come stato d’animo” del 2001. A distanza di qualche anno Tracca rinnova l’appuntamento per una verifica sugli ultimi sviluppi, mantenendo fede al suo spirito autocritico. Già il titolo della presente esposizione dichiara il tema trattato: “Vicenza e la neve”; il paesaggio urbano vicentino ci appare, attraverso gli acquerelli di Pietro Tracca, avvolto in un’insolita e surreale ambientazione atmosferica.

La mostra propone una decina di opere con diverse vedute: dal Bacchiglione e l’Aracoeli vista da parco Querini, si passa alle diverse riprese di Piazza dei Signori attraverso varie angolazioni: Piazza Biade con la ringhiera in primissimo piano e lo scorcio delle due colonne; la Loggia del Capitanio con a fianco un abete innevato pronto per l’addobbo natalizio; ancora da un’altra angolazione la facciata della Loggia, con a destra uno scorcio della Basilica Palladiana. La veduta di Piazza dei Signori, con la neve in primissimo piano, in una giornata di pieno sole, acquista una luminosità intensa, quasi una luce abbagliante risaltata dalle pennellate delle ombre sulle facciate dei palazzi.

Le tonalità sono prevalentemente fredde, riscaldate da gradazioni di ocra e rosato. Le composizioni equilibrate dai contorni fluttuanti, mai rigidi, mantengono ben distinti gli elementi urbani e paesaggistici. La sensazione è quasi di spoglie architetture che però aumentano il lirismo e la poeticità dell’impatto visivo.

Il paesaggio urbano con la neve sembra “ripulito” dalle imperfezioni, da qualsiasi elemento puramente decorativo, privo anche di presenze umane o d’ogni sorta di richiamo alla quotidianità e alla frenesia della vita cittadina. Tutto è silenzioso e surreale, sotto un cielo terso, dal carattere robusto, un cielo blu-violetto che si riflette sulle acque, quelle rilasciate dalla neve sciolta nelle piazze, o le fresche acque dei fiumi.

Pietro Tracca è riuscito a reinventare un impianto scenografico che ci accoglie con un’atmosfera straniante e allo stesso tempo famigliare, invitandoci a condividere, attraverso le sue opere, lo stato d’animo del momento in cui la luce bianca della neve si riflette sulle sagome della città. Immancabile il panorama da Monte Berico con una Vicenza bella come mai, avvolta per incanto da una neve che sa parlare solo di poesia.

Graziella Zardo

locandina mostra Vicenza e la neve